La Disinformazione dilaga nell'Italietta allo sbando...così si torna a chiacchierare di energia nucleare.
E' un tema che appassiona.
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Subject: Ancora sul nucleare
Date: Thu, 26 Feb 2009 11:44:49 +0100
Gentile Redazione di Radio3Scienza,
ho avuto modo di sentire le interviste che avete fatto, ieri, al docente di impianti nucleari di Pisa e, oggi, al Sig.Testa. Vorrei farvi una proposta: perchè non verificate le informazioni che vengono trasmesse con gran sicumera dagli intervistati e, nel caso di errore, non rettificate il giorno successivo? Non c'è niente di peggio che fare trasmissioni scientifiche nelle quali vengono propalate balle.
1) Il docente pisano, Ing. Walter Ambrosini, afferma che il costo dell'Uranio incide solo per il 5% sul costo finale del KWh. Indi, egli conclude che quand'anche il prezzo dell'Uranio dovesse salire il suo effetto sarebbe scarso. Falso! Quella percentuale è calcolata senza tener conto degli ingenti costi collaterali/ambientali legati all'estrazione e trattamento del minerale. C'è una letteratura in proposito che il docente evidentemente ignora.
Il docente pisano conosce la lezioncina limitatamente agli impianti nucleari ma non va oltre. In particolare non ha mai visto una miniera di uranio. E' probabile che egli esca da Pisa solo per andare a qualche conferenza o fare qualche vacanza organizzata.
2) Chicco Testa invece è un furbacchione...ero presente alla presentazione del suo libretto nell'agosto scorso. Devo dire che mi è anche simpatico perchè è frizzante.
Non ha però la minima idea di cosa sia l'energia in generale e quella nucleare in particolare.
Ha studiato filosofia...nel '68 si muoveva con agilità nel "sociale" meneghino, è tipo da assemblee ma non ha competenze specifiche. Lui è comunque uno che la sa lunga e la sa raccontare bene (infatti è riuscito a far il presidente ENEL). Però, ho visto che di fronte a domande precise, non sa rispondere. Peccato che i giornalisti, generalmente poco istruiti, non gliene facciano mai.
In generale, i giornalisti italiani sono...italiani. Dunque non fanno domande insidiose all'interlocutore di turno bensì tendono a metterlo a proprio agio, ad essere concilianti, compiacenti. L'italiano è tendenzialmente servo ma, per un giornalista, essere servile significa aver sbagliato mestiere. Ci sono eccezioni, anche grandi eccezioni, come è ovvio. Ma la massa è obbediente. Di tutt'altra natura e spessore è il giornalismo anglosassone. I grandi giornalisti della BBC mettono il politico di turno con le spalle al muro. Senza far sconti a nessuno. Naturalmente sono molto preparati...chissà che anche la volitiva Elisabetta Tola non impari il mestiere dai suoi colleghi inglesi.
Trovo poi straordinario che il Testa abbia pubblicato quel libretto. Se in Italia esistesse una seria procedura di recensione (pre pubblicazione) quel libretto sarebbe stato cestinato.
Fare le recensioni ai libri dopo che sono stati pubblicati significa far loro comunque pubblicità anche se non la meritano. Il proliferare di letteratura-spazzatura non è buona cosa. Vanno messi dei filtri a monte per evitare che i sedimenti inquinanti arrivino a valle.
Stamani Testa ha citato ancora quel rapporto IEA (o si riferiva a quello dell'IAEA ?) che dimostrerebbe come "l'energia elettrica di fonte nucleare è la più efficiente e conveniente subito dopo il risparmio energetico che viene al primo posto". Constato che, nella Testa-versione, il fantomatico rapporto sarebbe nel frattempo cambiato: ora il nucleare sarebbe al secondo posto e non più al primo, come egli sosteneva ad agosto.
Sono contento che abbia ora accettato di collocare il risparmio energetico al primo posto: la discussione agostana un pochino gli è servita.
Dove è però la dimostrazione a cui fa riferimento ? Qual'è il rapporto IEA (o IAEA ?) che "tutti accettano" e che dimostrerebbe il quasi-primato del nucleare in termini di convenienza ?
Potete verificare se quel che dice il Testa è vero o se si tratta di una delle sue consuete, simpatiche balle ?
Egli ha ripetuto stamani di "avere investito dei soldi con amici nel settore delle energie rinnovabili" (nell'idroelettrico, vi aggiungo io). Potete chiedergli quanto è disposto ad investire DI TASCA SUA nella costruzione di centrali nucleari?
Grazie e Cordiali saluti
Marco Zoli
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-------- Original Message --------
Subject: Porro e il Nucleare
Date: Wed, 25 Feb 2009 22:14:36 +0100
Gentile Sig. Porro (Vice Direttore de Il Giornale),
ho sentito stamani a PrimaPagina - Radio3 i suoi commenti sul tema "Il nucleare". Credo che lei sia in buona fede ma è un fatto che lei non ha le cognizioni di base per avere un'opinione fondata su di un tema così complesso. Nè, tantomeno, lei può fare Informazione in proposito.
Rispondendo ad un ascoltatore che faceva riferimento al problema delle scorte di "uranio", lei è stato sincero...ha detto che non aveva sentito proporre la questione come centrale. Per sua informazione le giro il link ad un mio articolo del maggio scorso che affronta alcuni dei problemi legati all'opzione nucleare
http://marcozoli.blogspot.com/2008/05/nucleare.html
Rispetto ad allora la potenza installata nel mondo è rimasta circa immutata...anzi, la stessa World Nuclear Association ci informa onestamente che ci sono tre reattori di meno operanti.
Io le ho sentito dire, tra le altre cose, che "tutto il mondo sta costruendo centrali nucleari". Si tratta evidentemente di una balla colossale. Caro Porro, perchè parla?
Se avrò tempo commenterò nei prossimi giorni l'accordo italo-francese...ma non ne vale nemmeno molto la pena perchè è evidente che si tratta sostanzialmente di un annuncio mirante a dar fiato all'azienda AREVA (che non sa più dove sbattere la testa) con contropartite per ENEL in Francia. Si figuri che se le centrali di cui si ciancia dovessero veramente essere realizzate
la loro potenza complessiva sarebbe meno di 1 / 12 della potenza elettrica già installata oggi in Italia. Inoltre, se funzionassero con continuità, esse andrebbero a coprire non più di 1 / 30 del fabbisogno energetico nazionale. Lo sapeva? Sono stato anche molto generoso nella stima...e ciò varrebbe a partire forse dal 2022! Quella percentuale può essere invece facilmente risparmiata, da quasi subito, mediante misure di efficienza energetica. Spendendo inoltre una cifra irrisoria rispetto a tutti i quattrini che si spenderebbero per fare quelle 4 centrali. E si tratterebbe di soldi pubblici perchè è molto difficile che un privato investa oggi di suo nel nucleare senza sapere se e quando quei quattrini gli frutteranno. Nel mondo, a cui lei si riferisce senza conoscerlo, le centrali nucleari le fanno i governi con le aziende da loro, de facto, controllate.
Chiunque sappia contare capisce che il famoso "accordo italo-francese" non serve affatto a risolvere il problema energetico italiano. Chiunque abbia sale in zucca sa che le finalità sono ben altre.
Caro Porro, perchè non si mette a studiare la questione (per 10 ore al giorno, tutti i giorni, per alcuni mesi almeno) prima di voler dire la sua a tutti i costi? Secondo me lei è un impulsivo.
Cari saluti
Marco Zoli