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Chi ha vero senso estetico apprezza la bellezza delle tecnologie produttrici di energia solare ed eolica
installabili direttamente a casa propria.
http://www.treehugger.com/files/2008/08/vertical-turbines-tested-in-malmo.php
La città svedese è quarta al mondo nella classifica stilata da Grist relativa alle città più vivibili e attente ai temi ambientali
http://www.grist.org/news/maindish/2007/07/19/cities/index.html#continues
Questo blog nasce con l'intento di dare un contributo alla diffusione di una cultura ambientalista sia teorico-scientifica che operativa. E libera da intrallazzi. Strada facendo qualche divagazione si fa necessaria. ******* Motivation which inspires this blog is helping to spread an environmental culture with both scientific and practical sound basis. Above all, a Frauds Free culture. Some contributions on other issues are published according to latest news and needs.
Sunday, August 17, 2008
Monday, August 4, 2008
Agricoltura e Informazione a Prima Pagina (Radio3)
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Gentile Sig. Andrea Romano,
ieri mattina l'ho ascoltata a Prima Pagina e mi pare che complessivamente lei non abbia fatto male. E' possibile che io abbia perso qualche passaggio perchè ero in partenza ma non l'ho sentita purtroppo rettificare le cose sbagliate che aveva detto sul nucleare. Peccato inoltre che in conclusione di trasmissione, risponendo ad una domanda sull'agricoltura di qualità, lei abbia affermato che "in Cina e in India l'agricoltura biologica dovrà aspettare diversi anni prima di fare la sua comparsa".
Premesso che l'aggettivo "biologico" non è in questo contesto molto appropriato e meglio sarebbe usare il termine "organico" come si fa nella lingua inglese, la informo che:
1) in India il mercato dei prodotti organici certificati è in grande espansione già da diversi anni nelle aree urbane; peraltro la pratica della certificazione, tanto in India quanto in Italia ed altre parti del mondo, è spesso fonte di un bel business che non necessariamente avvantaggia i piccoli produttori. Anzi, molti di loro hanno saggiamente deciso di fuoriuscire dal meccanismo delle certificazioni (troppo onerose) e di crearsi un mercato autonomo e locale basato sulla fiducia. Per quel che mi riguarda, tutto quel che coltivo e mangio è "biologico" e quasi nulla è certificato....da povero contadino mi accontento così!
http://www.ecoworld.com/home/articles2.cfm?tid=349
2) nei villaggi dell'India, dove vive il grosso della popolazione, l'agricoltura è "biologica" da sempre (e non certificata, s'intende) per il semplice motivo che i contadini hanno da sempre coltivato in quel modo e nemmeno si potrebbero permettere l'uso di fertilizzanti e pesticidi, a meno che non vi siano forzature esterne. Il caso di Bhopal fu emblematico. Naturalmente vi sono poi anche colture intensive ove l'impiego di prodotti chimici è elevato. Mi sono limitato all'India perchè ho una certa conoscenza di quel Paese.
Così come nel caso del nucleare la sua affermazione era dunque ancora una volta superficiale, strampalata e non documentata. Vede, caro Andrea, lei potrà sostenere come nella sua precedente replica che "le sue sono opinioni tanto quanto le mie". Ma di questo passo si potrebbe anche sostenere che "il Sole gira intorno alla Terra" e contrabbandare la fesseria per legittima opinione. La differenza tra me e lei è la seguente: le mie analisi sono sempre documentate e basate su fatti incontrovertibili, lei invece sentenzia in modo ideologico ed apodittico senza aver la benchè minima conoscenza dei fatti reali...tanto sul nucleare quanto sull'agricoltura di qualità.
Non solo, dal momento che lei è giornalista-editorialista de LaStampa, lei è persino convinto di poter fare dell'informazione. Son sicuro che è orgoglioso del suo ruolo. Il problema è che senza studiare è difficile poter dire e fare cose sensate.
Non se ne abbia a male, caro Andrea, lei non è certo il peggiore tra i giornalisti che passano a Prima Pagina e tra i giornalisti italiani in generale. Mi son rivolto a lei perchè avevo in questi giorni qualche minuto ed anche perchè voglio stimolarla ad un percorso virtuoso ed autocritico.
Un abbraccio e...non dimentichi di condire la sua alimentazione con tante spezie indiane...organiche.
Marco Zoli
Gentile Sig. Andrea Romano,
ieri mattina l'ho ascoltata a Prima Pagina e mi pare che complessivamente lei non abbia fatto male. E' possibile che io abbia perso qualche passaggio perchè ero in partenza ma non l'ho sentita purtroppo rettificare le cose sbagliate che aveva detto sul nucleare. Peccato inoltre che in conclusione di trasmissione, risponendo ad una domanda sull'agricoltura di qualità, lei abbia affermato che "in Cina e in India l'agricoltura biologica dovrà aspettare diversi anni prima di fare la sua comparsa".
Premesso che l'aggettivo "biologico" non è in questo contesto molto appropriato e meglio sarebbe usare il termine "organico" come si fa nella lingua inglese, la informo che:
1) in India il mercato dei prodotti organici certificati è in grande espansione già da diversi anni nelle aree urbane; peraltro la pratica della certificazione, tanto in India quanto in Italia ed altre parti del mondo, è spesso fonte di un bel business che non necessariamente avvantaggia i piccoli produttori. Anzi, molti di loro hanno saggiamente deciso di fuoriuscire dal meccanismo delle certificazioni (troppo onerose) e di crearsi un mercato autonomo e locale basato sulla fiducia. Per quel che mi riguarda, tutto quel che coltivo e mangio è "biologico" e quasi nulla è certificato....da povero contadino mi accontento così!
http://www.ecoworld.com/home/articles2.cfm?tid=349
2) nei villaggi dell'India, dove vive il grosso della popolazione, l'agricoltura è "biologica" da sempre (e non certificata, s'intende) per il semplice motivo che i contadini hanno da sempre coltivato in quel modo e nemmeno si potrebbero permettere l'uso di fertilizzanti e pesticidi, a meno che non vi siano forzature esterne. Il caso di Bhopal fu emblematico. Naturalmente vi sono poi anche colture intensive ove l'impiego di prodotti chimici è elevato. Mi sono limitato all'India perchè ho una certa conoscenza di quel Paese.
Così come nel caso del nucleare la sua affermazione era dunque ancora una volta superficiale, strampalata e non documentata. Vede, caro Andrea, lei potrà sostenere come nella sua precedente replica che "le sue sono opinioni tanto quanto le mie". Ma di questo passo si potrebbe anche sostenere che "il Sole gira intorno alla Terra" e contrabbandare la fesseria per legittima opinione. La differenza tra me e lei è la seguente: le mie analisi sono sempre documentate e basate su fatti incontrovertibili, lei invece sentenzia in modo ideologico ed apodittico senza aver la benchè minima conoscenza dei fatti reali...tanto sul nucleare quanto sull'agricoltura di qualità.
Non solo, dal momento che lei è giornalista-editorialista de LaStampa, lei è persino convinto di poter fare dell'informazione. Son sicuro che è orgoglioso del suo ruolo. Il problema è che senza studiare è difficile poter dire e fare cose sensate.
Non se ne abbia a male, caro Andrea, lei non è certo il peggiore tra i giornalisti che passano a Prima Pagina e tra i giornalisti italiani in generale. Mi son rivolto a lei perchè avevo in questi giorni qualche minuto ed anche perchè voglio stimolarla ad un percorso virtuoso ed autocritico.
Un abbraccio e...non dimentichi di condire la sua alimentazione con tante spezie indiane...organiche.
Marco Zoli
Saturday, August 2, 2008
Energia e Informazione - Energy and Information: a well written paper
*
Ecco un articolo illuminante scritto da David Morris, uno che di questioni energetiche se ne intende. Un esempio di come si fa giornalismo serio.
Purtroppo nell' Italia , decadente e provinciale, queste informazioni in genere non circolano. Anche perchè gli italiani, giornalisti compresi, in genere non sanno leggere.
E' un articolo lungo ma vi consiglio di studiarlo fino in fondo. Ne vale la pena.
http://www.alternet.org/environment/93609/electric_cars_are_the_key_to_energy_independence/?page=entire
*
A beautiful contribution by Davis Morris on the energetic issues....enjoy
Ecco un articolo illuminante scritto da David Morris, uno che di questioni energetiche se ne intende. Un esempio di come si fa giornalismo serio.
Purtroppo nell' Italia , decadente e provinciale, queste informazioni in genere non circolano. Anche perchè gli italiani, giornalisti compresi, in genere non sanno leggere.
E' un articolo lungo ma vi consiglio di studiarlo fino in fondo. Ne vale la pena.
http://www.alternet.org/environment/93609/electric_cars_are_the_key_to_energy_independence/?page=entire
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A beautiful contribution by Davis Morris on the energetic issues....enjoy
Energia e Informazione a Prima Pagina (Radio3)
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Al giornalista di turno a Prima Pagina:
Buondì Sig. Andrea Romano,
l'ho sentita per due mattine di fila intervenire sulle questioni energetiche e dire diverse cose sbagliate. Oggettivamente sbagliate:
1) la produzione di energia elettrica da fonte nucleare non è "pulita" e non porta ad eliminare le emissioni di CO_2 come lei crede.
2) la produzione di energia elettrica da fonte nucleare non contribuirebbe a diminuire la dipendenza dal petrolio ed infatti non contribuisce in tal senso in Paesi (i.e. Francia) in cui il nucleare è ben presente.
3) la produzione di energia elettrica da fonte nucleare non contribuirebbe ad eliminare la dipendenza energetica italiana per il semplice motivo che l'uranio va importato ed è sempre più difficile reperirlo. E non contribuirebbe neanche a ridurre sostanzialmente tale dipendenza.
Chiunque sia alfabetizzato in materia conosce queste cose.
Può studiarsi il mio articolo con i riferimenti in esso riportati. Tutti i dati citati provengono dalle maggiori agenzie internazionali e sono tra loro consistenti.
http://marcozoli.blogspot.com/2008/05/nucleare.html
4) Nessuno scienziato degno di tal nome contesta i punti suddetti. E' però vero, come lei diceva, che esistono diversi scienziati competenti sul tema del nucleare che sono a favore di tale fonte al fine della produzione energetica. Alcuni di loro hanno interessi professionali specifici in materia e dunque sono parte in causa. Altri sono in buona fede ma sono specializzati solo su alcuni aspetti dell'argomento. Ad esempio, molti non hanno manco mai visto una miniera di uranio..... Quello della iper-specializzazione, con le sue implicazioni, è un problema che si riscontra spesso negli ambienti scientifici. Nel dedicare tutte le proprie energie in una sola direzione si finisce col rimanere sguarniti su gli altri fronti.
Lei non è certo il primo nè l'unico ad avere detto, a Prima Pagina, diverse fesserie in materia. Le ho scritto perchè mi piaceva il tono pacato con cui le diceva....son sicuro che per molti ascoltatori sarà riuscito persino convincente. Sarebbe bello se lei, domani mattina, volesse correggere le sue affermazioni sbagliate anche perchè, in Italia, l'ignoranza sulle questioni energetiche (e scientifiche in generale) è particolarmente acuta.
L'informazione corretta è sempre importante e i fatti sono fatti. Distinti dalle opinioni. Come ogni giornalista dovrebbe sapere.
Cari saluti e Prospera estate
Marco Zoli
http://marcozoli.blogspot.com/
Al giornalista di turno a Prima Pagina:
Buondì Sig. Andrea Romano,
l'ho sentita per due mattine di fila intervenire sulle questioni energetiche e dire diverse cose sbagliate. Oggettivamente sbagliate:
1) la produzione di energia elettrica da fonte nucleare non è "pulita" e non porta ad eliminare le emissioni di CO_2 come lei crede.
2) la produzione di energia elettrica da fonte nucleare non contribuirebbe a diminuire la dipendenza dal petrolio ed infatti non contribuisce in tal senso in Paesi (i.e. Francia) in cui il nucleare è ben presente.
3) la produzione di energia elettrica da fonte nucleare non contribuirebbe ad eliminare la dipendenza energetica italiana per il semplice motivo che l'uranio va importato ed è sempre più difficile reperirlo. E non contribuirebbe neanche a ridurre sostanzialmente tale dipendenza.
Chiunque sia alfabetizzato in materia conosce queste cose.
Può studiarsi il mio articolo con i riferimenti in esso riportati. Tutti i dati citati provengono dalle maggiori agenzie internazionali e sono tra loro consistenti.
http://marcozoli.blogspot.com/2008/05/nucleare.html
4) Nessuno scienziato degno di tal nome contesta i punti suddetti. E' però vero, come lei diceva, che esistono diversi scienziati competenti sul tema del nucleare che sono a favore di tale fonte al fine della produzione energetica. Alcuni di loro hanno interessi professionali specifici in materia e dunque sono parte in causa. Altri sono in buona fede ma sono specializzati solo su alcuni aspetti dell'argomento. Ad esempio, molti non hanno manco mai visto una miniera di uranio..... Quello della iper-specializzazione, con le sue implicazioni, è un problema che si riscontra spesso negli ambienti scientifici. Nel dedicare tutte le proprie energie in una sola direzione si finisce col rimanere sguarniti su gli altri fronti.
Lei non è certo il primo nè l'unico ad avere detto, a Prima Pagina, diverse fesserie in materia. Le ho scritto perchè mi piaceva il tono pacato con cui le diceva....son sicuro che per molti ascoltatori sarà riuscito persino convincente. Sarebbe bello se lei, domani mattina, volesse correggere le sue affermazioni sbagliate anche perchè, in Italia, l'ignoranza sulle questioni energetiche (e scientifiche in generale) è particolarmente acuta.
L'informazione corretta è sempre importante e i fatti sono fatti. Distinti dalle opinioni. Come ogni giornalista dovrebbe sapere.
Cari saluti e Prospera estate
Marco Zoli
http://marcozoli.blogspot.com/
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